Un cane e i suoi segreti

Mese: Gennaio 2022

L’importanza dell’alimentazione

https://www.rottweilerlife.com/14-pictures-of-rottweilers-eating-will-prove-that-they-never-miss-a-chance-to-eat-food/

Un aspetto molto importante per il benessere del Rottweiler è quello della nutrizione. In questi cani, considerata la loro conformazione fisica e anche il loro carattere, infatti l’alimentazione deve essere ben curata e gestita dal padrone. Partiamo dal cucciolo. Questo dallo svezzamento sino ad un anno d’età ha bisogno di tre pasti al giorno. Si consideri che solitamente un cane mangia al massimo due volte al giorno ma nel caso del Rottweiler la scelta dei tre pasti è dettata dall’esigenza di non far appesantire l’animale facendo risentire sulle sue ossa eventuali sovrappeso e servono anche a evitare quel peso sullo stomaco considerato che la digestione del cane avviene in 6-8 ore.

Quando il cane cresce il pasto viene consumato due volte al giorno. Alcuni consigliano di suddividere in due pasti la dose giornaliera per tutta la vita del cane e modificandone quantità ed apporto energetico (con prodotti più o meno calorici o digeribili) in funzione dell’attività svolta e/o l’età.

La razza risente delle problematiche tipiche dei molossoidi che riguardano in particolar modo la torsione dello stomaco, una malattia seria che, se non si interviene, in tempo, può anche portare alla morte dell’animale. Poiché capita spesso che questo problema si possa presentare dopo il pasto, è consigliabile non far giocare l’animale dopo mangiato. Le cause che determinano la comparsa della patologia non sono ancora del tutto note. Inoltre in molti casi di cuccioli di Rottweiler (e in generale di cuccioli di cani di taglia grande), soprattutto quelli nati nei mesi invernali, può verificarsi un problema al gomito dato dal fatto che il cucciolo cresce troppo in fretta e le ossa non si adattano con la stessa velocità all’aumento di peso.

Infine è anche consigliabile un occhio di riguardo al fabbisogno del calcio nel Rottweiler, soprattutto quando il cane si trova nella fase di crescita. La carenza di questo minerale può ingenerare grossi problemi alle ossa. Questi cani sono spesso soggetti alla rottura del legamento del crociato, come accade spesso con le razze di grande taglia.

Rottweiler, le origini

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Per conoscere meglio i Rottweiler, intesi come razza canina, non c’è niente di meglio che partire dalle loro origini storiche. Questi cani erano noti fin dai tempi degli antichi romani. Il Rottweiler, infatti, nasce proprio dai molossoidi allevati dai romani che, poi, furono abbandonati nella regione tedesca di Rottweil dove si incrociarono con altri cani del posto e la razza come la conosciamo oggi è stata selezionata nel 19esimo secolo proprio nella città tedesca di Rottweil, da qui il nome. La selezione iniziò dai cani di tipo Bullenbeisser che venivano impiegati per custodire e condurre le mandrie e anche fare la guardia ai magazzini di carni macellate e per questo veniva soprannominato rottweiler Metzgerhund (“cane del macellaio di Rottweil”). In Europa la razza divenne popolare nei primi anni del XX secolo grazie ad allevatori di Stoccarda che iniziarono a esportarli mentre negli Stati Uniti rischiò l’estinzione poco dopo l’introduzione.

Ricordiamo, a proposito del Rottweiler e della sua appartenenza ai molossoidi che si tratta di una famiglia di razze canine selezionate per servire l’uomo in tutti quei compiti che richiedono forza e resistenza. In genere si tratta di cani grossi e potenti, ma soprattutto robusti, con un carattere deciso e con un forte attaccamento al padrone. La Fédération cynologique internationale (“FCI”) le classifica in un apposito Gruppo, il n. 2 “Cani di tipo pinscher – schnauzer – molossoidi – bovari svizzeri”. Si tratta di un nutrito gruppo di razze che si possono suddividere in almeno tre grandi gruppi:

  1. Cani da montagna, il tipo più arcaico di molossoidi, selezionati nell’Antichità come cani da guardiania e d’utilità (es. Cane di mannara, Cane da montagna dei Pirenei, Pastore del Caucaso, Pastore dell’Asia Centrale, Terranova, Cane di San Bernardo, Pastore fonnese, Mastino spagnolo), catalogati dalla FCI nel Gruppo 2 – Sezione 2 – Sottosezione 2 ma nel cui novero andrebbero iscritte anche razze assegnate al Gruppo 1 “Cani da pastore e bovari (esclusi bovari svizzeri)” quali il Cane da pastore maremmano abruzzese, il Kuvasz ed il Pastore della Sila;
  2. Dogue, l’evoluzione “bellica” dei Cani da Montagna, anticamente selezionati come cani da guerra ed oggi usati come cani da difesa e guardiani della proprietà (es. Cane corso italiano, Mastino napoletano, Alano, Fila brasileiro, Dogue de Bordeaux, Deutscher boxer, Dogo canario, Rottweiler), catalogati nel Gruppo 2 – Sezione 2 – Sottosezione 1;
  3. i molossoidi di piccola taglia (razze canine – gruppo 9 – sezione 11), generalmente da compagnia: Bulldog francese, Boston Terrier, carlino.

Importante poi ricordare che il termine “mastino” non costituisce una tipologia sistematica dei molossoidi come si potrebbe pensare. Il termine, per la precisione, identifica diverse razze, e le caratteristiche comuni sono le grandi dimensioni, equamente distribuite tra le sottosezioni “dogue” (es. Mastino inglese) e “cane da montagna” (es. Mastino spagnolo).

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